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sabato 25 agosto 2007

Ciao ciao betty



20 Agosto 2007.
Un solito martedì di vacanza che passo a casa con i miei a sistemare quelle cose che tutto l’anno accatasti da un lato, ma che a fine estate solo li pronte per essere sistemate. Tra uno scaffale e delle riviste però l’occhio cade sempre fuori dalla finestra, su per il prato dove c’è il recinto dei miei cani. Sono ormai diversi giorni che il mio cane sta male… La mia Betty è malata e purtroppo non ce niente che posso fare per lei… gia da un po’ di tempo so che ha un tumore che ormai non si può più curare. Ultimamente è diventata troppo magra, non riesce più a mangiare e non è più vitale e arzilla come prima. Da un po’ di giorni però sta meglio; forse, passato il caldo soffocante, pian piano si sta riprendendo… ma oggi no. E’ tutto il giorno che è sdraiata raggomitolata e si muove solo per andare a bere.
So perfettamente che prima dell’inverno la dovremo abbattere perché il veterinario ci ha già detto che non riuscirebbe a passare l’inverno. Già… detto così sembra facile, ma nel momento in cui immagini di sparare una dose letale di tranquillante in una presenza che da 9 anni a questa parte ti fa compagnia… beh lasciatemi dire che non è facile.

Abbandono i miei ai loro lavori e scendo in giardino. Salgo su per il prato e arrivo da lei… le arrivo alle spalle e vedo che non si accorge di me… inizio ad accarezzarle la schiena e finalmente si mette a pancia in su e vedo quella bellissima macchia che ha sotto al collo. Gli occhi sono sempre i soliti… tristi ma dolcissimi. Mi guarda e muove la coda… è la mia betty che mi dimostra il suo amore. Rimango li un bel po’, ma poi la devo lasciare perché devo fare altre mille cose… lei si rigira e torna a godersi il sole.

Arrivano le 7 e io me ne vado… devo andare a Padova per la serata e so che sarei stato di ritorno il giorno dopo abbastanza presto.Passo una serata fantastica e la mattina prestissimo ritorno a casa. Arrivo davanti al cancello alle sette e un quarto e già smadonno perché se nessuno si è ancora alzato dovrò rimanere chiuso fuori. Mi accorgo però che la porta è aperta e che per fortuna posso salire. In casa aspetto che si sveglia mia madre e mi metto a guardare uno stupidissimo cartone animato. Mia madre arriva in soggiorno con una strana fretta e mi dice: Ieri sera la Betty è morta.

Bene… non so cosa ho provato in quel momento… forse non volevo crederci ma vedendo la sua cuccia vedo che effettivamente è vuota. Mia madre inizia a piangere (in fin dei conti a che si dica anche lei le era affezionata) e mi racconta come è successo.
Come al solito la sera aveva mangiato poco e si era sdraiata a prendere il fresco in giardino. Più tardi però era iniziato a piovere e mio padre si accorse che lei era ancora immobile sotto alla pioggia. Non è una cosa da lei… betty odia bagnarsi… se ne era andata, in silenzio e senza disturbare nessuno. Anche il cielo sta piangendo e le lacrime la colpiscono come per pulirla da tutto quanto l’aveva fatta soffrire.
Dopo questo racconto non riesco ancora a piangere ma mi basta vederla giù in garage e qualcosa nella mia testa si rompe. A vista d’occhio si vede che non sta dormendo. E’ troppo ferma e gia da lontano mi accorgo che è fredda. Solo in questo momento mi accorgo che è morta.

Sono io che la porto via… lo voglio far da solo. Essendo un cane di grossa taglia deve essere smaltita come rifiuto speciale. Una cosa orribile da pensare. Fatto sta che la porto all’eco centro e l’appoggio in una gabbia. E’ il momento dell’addio alla mia Betty. Rimango ancora un po’ a sistemarla… non voglio stia scomoda e le lascio pure la coperta… l’operatore mi chiede se voglio riavere la coperta, ma io gli dico di no… non voglio che stia sull’acciaio freddo e direttamente sulla terra. Guardo ancora quella sua bellissima macchia bianca e con le lacrime la saluto. Dentro di me però non le dico addio, ma ciao… lascio li solo il suo corpo… lei rimarrà sempre con me… la mia betty mi ha solo lasciato fisicamente… Sapete a volte mi dicono che forse la umanizzavo troppo ma devo dire che lei ha esaudito una mia richiesta. Le avevo detto che non avrei mai voluto vederla morire, e lei se ne è andata proprio la sera in cui io non c’ero. Forse è stupido pensarlo ma lo ha fatto per me. Quando si ha un cane ci si lega ad esso con un invisibile filo… ma non si può spiegare a parole..

Quel che mi resta da dire è solo CIAO BETTY… ti ho voluto e ti vorrò sempre bene…




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